sabato 29 gennaio 2011

I giorni della merla






29, 30, 31 gennaio sono i cosiddetti "giorni della merla", i giorni più freddi dell'anno. Chissà se vi siete mai chiesti perché si chiamano giorni della merla, oggi finalmente lo saprete. E sapevate che i merli un tempo erano tutti rigorosamente e candidamente bianchi? Poi è accaduto qualcosa, proprio nei giorni più freddi dell'anno ed allora sono diventati tutti neri.
Una leggenda narra che, per ripararsi dal freddo, una mamma merla e i suoi piccini si rifugiarono dentro un comignolo. Quando ne uscirono erano tutti neri e proprio per questo motivo i giorni più freddi dell'anno si chiamano "giorni della merla" e i merli sono tutti neri. Sono contenta di essere riuscita oggi a chiarirvi tanti dubbi, intanto per domani è prevista una fortissima perturbazione con tanta neve, chissà, forse ogni leggenda ha il fondamento di verità. Buona serata
Dillo con un fiore
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lunedì 10 gennaio 2011

Scrittrici in giardino




Lo sapevate che...
Colette usciva dal giardino con i capelli in disordine, picchettati di ramoscelli "…era del tutto simile ad una baccante dopo le libagioni".
Emily Dickinson, naturalista e botanica, fin da ragazzina amava raccogliere fiori e foglie per il suo erbario.
Vita Sackville-West nel giardino di Sissinghurst "ubriaca di rose si guarda intorno e non sa quali raccomandare"
Elisabeth von Armin (Mary Annette Beauchamp), nel suo giardino selvaggio e pieno di rami intricati, ritrovava la felicità di quando bambina correva nei prati cosparsi di tarassaco e margherite con una fetta di pane spalmata di burro e zucchero.
Marguerite Yourcenar viveva tra i giacinti che in primavera coloravano di azzurro il prato della sua casa bianca davanti al mare e circondavano il suo giardino selvaggio.
Edith Warton trovava sollievo e gioia facendo passeggiate tra i sentieri disegnati da lei stessa nel suo grande giardino.
George Sand amava la natura e i fiori sempre presenti nelle sue opere, li coltivava, li dipingeva e li raccoglieva per il suo erbario che sfogliava nelle giornate malinconiche per ritrovare momenti di pace e quiete.
Karen Blixen amava il suo giardino danese, dopo il ritorno dalla sua Africa, e curava i cespugli di peonie e gli altri fiori che le servivano per le sue stravaganti e colorate composizioni.
Eudora Welty accovacciata sul prato puliva le aiuole e preparava il terreno per le sue rose e le sue camelie annusando l'odore della terra e facendola scivolare tra le dita.
Jane Austen "alla natura e alle sue bellezze si avvicinava in modo tutto suo", rimanendone incantata e rapita.


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Saluti
Dillo con un fiore

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